Sostegno investimenti e Microinnovazione digitale Regione Toscana

Approvati gli elementi essenziali per attivare un bando a sostegno di investimenti e all’acquisto di servizi avanzati e qualificati per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale delle imprese. la Giunta Regionale ha approvato alcune delibere contenenti gli indirizzi per la prossima apertura di alcuni bandi per fornire sostegno alle imprese toscane colpite dal fermo causato […]

Approvati gli elementi essenziali per attivare un bando a sostegno di investimenti e all’acquisto di servizi avanzati e qualificati per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale delle imprese.

la Giunta Regionale ha approvato alcune delibere contenenti gli indirizzi per la prossima apertura di alcuni bandi per fornire sostegno alle imprese toscane colpite dal fermo causato dall’emergenza sanitaria.

Microinnovazione Digitale

Sono stati approvati con delibera di giunta regionale 1152 del 3 agosto 2020 gli elementi essenziali (allegato A della delibera) per l’attivazione di un bando teso a sostenere le imprese toscane che sono state colpite dalle conseguenze dell’emergenza covid 19 nell’acquisto di servizi innovativi di supporto ai processi di trasformazione digitale delle micro, piccole e medie imprese, come definiti nella specifica sezione del Catalogo dei servizi avanzati e qualificati).

Il bando sarà pubblicato in attuazione della linea di azione 1.1.2 del Programma operativo regionale (Por) del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) 2014-2020. Questa misura del programma rientra nella recente riprogrammazione dei programmi operativi dei fondi europei (delibera 855 del 9 luglio 2020).

Potranno presentare domanda le micro, piccole e medie imprese, in forma singola o associata, quali ATS, ATI, Reti di imprese senza personalità giuridica (Rete-Contratto), Reti di imprese con personalità giuridica (Rete-Soggetto) e Consorzi, nonché professionisti, aventi la sede principale o almeno un’unità locale ubicata nel territorio regionale, operanti nei settori di attività
corrispondenti ai codici Ateco individuati con delibera di giunta 643/2014 “Approvazione elenco delle attività economiche Ateco 2007 afferenti i due raggruppamenti di settori industria, artigianato, cooperazione e altri settori e turismo, commercio e cultura” (scarica elenco attività Ateco, alegato A della delibera 643).

Il progetto innovativo di trasformazione digitale dell’impresa, con costo non inferiore a 7.500 euro e non superiore a 100.000 euro. deve prevedere una o più delle seguenti attività:
a) acquisizione di servizi di consulenza in materia di innovazione e canoni d’uso di piattaforme software
b) acquisizione di servizi di sostegno all’innovazione compreso i canoni relativi a piattaforme software
c) acquisizione di personale altamente qualificato.

La sovvenzione consiste in un contributo a fondo perduto erogato, di norma, sotto forma di voucher

Tutte le domande verranno valutate sulla base dei requisiti di ammissibilità previsti nelle linee guida approvate con delibera di giunta 467/2018 “Nuove linee guida per la redazione di un bando tipo per agevolazioni alle imprese”.
Verrà verificata la capacità economico-finanziaria in relazione al progetto da realizzare, in base a parametri di valutazione specifici che riguarderanno adeguatezza patrimoniale, affidabilità economica e finanziaria.

Il sostegno agli investimenti

Con delibera di giunta regionale 1153 del 3 agosto 2020 sono stati approvati gli elementi essenziali per l’attivazione del bando “Fondo investimenti Toscana, aiuti agli investimenti” (allegato A della delibera) in attuazione dell’azione 3.1.1. a 3 del Programma operativo regionale (Por) del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) 2014-2020.
Questa misura del programma rientra nella recente riprogrammazione dei programmi operativi dei fondi europei (delibera 855 del 9 luglio 2020).

Il bando di prossima uscita intende favorire la ripresa degli investimenti  del  sistema produttivo delle imprese artigiane, industriali, manifatturiere, nonché del settore turistico, commerciale, cultura e terziario, finalizzati al contenimento e al contrasto  dell’emergenza covid-19 e quindi a garantire la ripresa delle attività economiche in sicurezza.
In particolare il bando  punta a sostenere gli investimenti, in beni materiali e immateriali
delle imprese, in questo particolare momento di carenza di liquidità, finalizzati alla ripresa  dell’attività imprenditoriale.

E’ rivolto a micro, piccole e medie imprese, così come definite dall’allegato I “Definizione di Pmi” del Regolamento  UE n. 651/2014, nonché ai liberi professionisti, aventi la sede principale o almeno un’unità locale ubicata nel territorio regionale, operanti nei settori economici
corrispondenti ai codici Ateco individuati con delibera di giunta 643/2014 “Approvazione elenco delle attività economiche Ateco 2007 afferenti i due raggruppamenti di settori industria, artigianato, cooperazione e altri settori e turismo, commercio e cultura” (scarica elenco attività Ateco, allegato A della delibera 643).

Per le imprese con codici Ateco appartenenti alle divisioni C10 “Industrie alimentari“, C 11 “industria delle bevande” e  C 12 “Industria del tabacco”, occorre che i prodotti trasformati e/o commercializzati negli impianti finanziati siano di provenienza diretta da produttori primari per una quota inferiore al 51% della quantità annua trasformata e commercializzata nell’impianto medesimo.

Il costo totale del progetto di investimento ammissibile va da un minimo di 20.000,00 euro ad un massimo di 200.000 euro.

L’aiuto sarà concesso nella forma di contributo in conto capitale, nella misura minima  del 40% del costo totale ammissibile sugli investimenti.
Tale percentuale può essere incrementata del:

  • 5%  se  le spese di investimento riguardano gli investimenti finalizzati al contenimento e al contrasto dell’emergenza covid-19 (sia investimenti per la messa in sicurezza dei lavoratori che per l’organizzazione del lavoro con modalità di smart working);
     
  • 10% se l’investimento riguarda beni materiali ed immateriali  funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese;
     
  • 10% per imprese che assicurano un incremento occupazionale durante la realizzazione del progetto e comunque entro la conclusione dello stesso;

e comunque non oltre la soglia massima di contributo del 80%.

Saranno ammesse le spese per investimenti in beni strumentali nuovi, materiali ed immateriali, collegati all’attività economica ammissibile e avviati successivamente alla data del 1 febbraio 2020. Sono inoltre ammesse spese correnti per un importo non superiore al 30% dell’intero costo ammissibile del progetto.

In particolare:

  • interventi sugli immobili: manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e ampliamento (restando esclusa la nuova edificazione), eliminazione delle barriere architettoniche, incremento dell’efficienza energetica, adozione di misure antisismiche;
  • acquisto di impianti, macchinari, attrezzature, mobili e arredi e altri beni funzionali all’attività di impresa;
  • messa in sicurezza dei locali: sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati, acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti;
  • acquisto di mezzi mobili, strettamente necessari al ciclo di produzione, purché dimensionati alla effettiva produzione, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’impianto, immatricolati come “autocarri” e con un rapporto tra potenza del motore espressa in KW e portata del veicolo espressa in tonnellate superiore a 180.
  • progettazione e direzione lavori in misura non superiore al 10% dell’investimento complessivo ammissibile.

Al fine di anticipare l’attuazione delle misura contenuta nella riprogrammazione del Por Fesr attualmente in corso (delibera 855 del 9 luglio 2020),  si utilizzeranno risorse regionali pari ad 7 milioni 93 mila 243 euro, che saranno integrate, fino alla concorrenza dell’importo di euro 117 milioni, a seguito dell’approvazione della modifica al Por Fesr 2014-2020 da parte della Commissione Europea.